Rassegna Stampa

Gambero Rosso 2016

“ Si viene accolti da pani fatti in casa allo zafferano in abbinamento a uno splendido  monocultivar Leccio del Corno. E il riferimento al territorio, se pur rivisitato con equilibrio vi accompagnerà a tutto pasto. Il locale è garbatamente elegante, così come garbato e attento è il servizio curato dalla proprietaria. Si parte con il benvenuto di arancini di zafferano e caciocavallo, cannolo di baccalà, arancino patè e Ventricina (salume del posto).Il primo? Pallotte cacio e ova, piatto tipico di per se molto sostanzioso, qui riletto e alleggerito dall’utilizzo del primosale invece del pecorino (nelle polpettine di pane e , appunto, formaggio)e dalla crema di zucchine al posto del sugo ( dove vengono tradizionalmente insaporite dopo la frittura). Poi il pecorino in tempura con mosto cotto, altra rivisitazione, e nel periodo giusto le chitarrine agli orapi (spinaci selvatici dal sapore ineguagliabile, raccolti a mano sulle montagne vicine solo a fine maggio). Ci si allontana dall’Abruzzo con la coscia d’anatra con salsa di ciliegie. Si chiude in bellezza con il cannolo con mousse di cioccolato e con la crema all’Aurum, zuppetta di frutta, meringa e gelato alla lavanda. I vini sono giustamente e intelligentemente, scelti tra i regionali. Conto ragionevole e correlato alla qualità.